Da qualche settimana sento dentro la mia testa una sorte di furia. Ed è per la prima volta che essa si riversa sui miei concittadini. Cioè rumeni. Il fatto è che non mi riconosco più in quello che pensano. A questo punto mi chiedo se mi sono cosi talmente trasformato io (allontanandomi dal modo di pensare carpatico), oppure ci sono proprio loro a pensare diversamente di una volta.
Di cosa si tratta?
Ecco, recentemente sono andato a gironzolare un po in internet tra le varie postazioni della stampa rumena (quella online). L’attenzione mi era caduta sul attuale problema europea che sconvolge la tranquillità quotidiana. Cioè l’ondata di profughi che si sono riversati dal continente nordafricano. E devo dire…. sono rimasto sbalordito. Ho letto le opinioni dei lettori che si schieravano contro queste povere anime quasi inorridito.
Ora, io riconosco il fatto che un tale afflusso non può continuare per molto tempo. E che tutto ciò avrebbe (o avrà) un effetto negativo sulle nostre economie. Non mi nascondo dietro un dito. Il problema c’è, esiste. Ma tutto fa parte di un rompicapo puramente economico, oppure di masse che si spostano al improvviso. E chiaro che i nostri governanti dovranno trovare (e presto) una soluzione. Altrimenti, presto sentiremo l’effetto. Che (almeno al inizio) non sarà affatto positivo.
Quello che pero a fatto effetto (devo dire, nauseante) su di me, è il fatto che la gente non si preoccupava minimamente di tutto ciò. Trova invece nella loro religione una demonizzazione fatale per un eventuale futuro del Europa. Questa gente non vede delle famiglie che scappano dalla guerra, ma vedono soltanto dei terroristi pronti a innescare bombe. Non vedono gente disperata, ma uomini che correranno dietro alle donne per stuprare. Non vedono la disperazione nei occhi dei bambini, ma i futuri kamikadze jihadisti. Ma come?
Proprio noi, che abbiamo riempito ogni angolo benestante di questa Europa. Proprio noi che siamo scapati, non dalla guerra, non dalla morte, ma da una miseria economica, e sopratutto morale (dei nostri governanti)? Che non mi sembra peggio. Sappiamo oggi a gridare “NON LI VOGLIAMO”.
“Che restassero nel loro paese e combattere” dichiara alcuno di questi insensibili. Combattere? Contro chi? Da una parte un dittatore che non vuole mollare “l’osso” e disposto a bombardare suo popolo pur di restare presidente. Da l’altra, una frazione integralista che non ha il minimo di perdono contro quelli che non condividono i suoi inseguimenti. Vi sembra questa una situazione di poter combattere?
“Esiste un piano diabolico di invadere l’Europa. Questa gente è stata mandata con un scopo.” Ma davvero? E quale sarebbe il motivo di aver convinto migliaia di famiglie ad abbandonare le loro case, i loro luoghi e portarsi le loro donne, i loro bambini verso territori che non conoscono? Certo che ci vuole una buona dose di convinzione. Ma non vi rendete conto che con tutte le vittime (bambini) che hanno passando il Mediterraneo, che sono stati picchiati dalle autorità serbe, croate, ungherese, che contro la fame, la sete (a volte) non si sono fermati? Questa vuol dire semplicemente DISPERAZIONE.
Ma proprio noi parliamo? Che ci sono piene le galere del mondo dei nostri stupratori, ladri, assassini? Che siamo i più riconosciuti truffatori del web? Noi parliamo? Vergognatevi.
P.S. Una curiosità. I più ferventi nemici dei profughi (sul web rumeno) sono le donne. Ho avuto delle scintille nei commenti che ho combattuto con donne che si erigevano difensore “della cultura e mentalità europea”. Mah….